18 Ottobre 2021
Boom di vitigni autoctoni nella classifica elaborata da Coldiretti. Gli italiani riscoprono i vini autoctoni che occupano tutti i primi dieci posti delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in percentuale. La varietà del Grada sorpassa il Brunello e il Barolo.
Primo posto per il Lugana che ha aumentato le vendite del 49% nel 2021, davanti al Brunello di Montalcino toscano (+47%) e al Barolo piemontese (+43%).
E' quanto emerge dal rapporto della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi ai primi nove mesi dell'anno, diffusa in occasione del Vinitaly di Verona.
Profondo cambiamento nelle abitudini degli italiani quindi. Nessun vino internazionale tra i primi dieci in classifica. La pandemia pare abbia premiato anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio, non solo quelle più blasonate, ma anche quelle che negli utlimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato.
Al quarto posto il Sagrantino di Montefalco Umbria (+42%), al quinto il Valpolicella veneto (+31%), al sesto il Nebbiolo piemontese (+31%). Chiudono la classifica il Valpolicella Ripasso del Veneto (+31%), la Ribolla del Friuli (+30%), la Passerina marchigiana e abruzzese (+20%) e il Grillo di Sicilia (+20%).
Incremento totale nei primi nove mesi dell'anno + 9,7%. Secondo Coldiretti "Il futuro dell'agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare i caratteri distintivi del territorio che sono stati la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione".
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